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Verifica e valutazione

La valutazione come risorsa

La valutazione ha un ruolo centrale nel processo educativo e di apprendimento; è un importante momento di comunicazione per gli insegnanti e per gli alunni. Ciò che si valuta e come lo si valuta, rivelano quali siano il lavoro richiesto e le modalità poste in essere per compierlo. Il docente e l’alunno, poiché valutati, si abituano alla consapevolezza di ciò che fanno.

Come affermano le ‘Nuove Indicazioni per la scuola del primo ciclo’ essa “precede, accompagna e segue i percorsi curricolari. Attiva le azioni da intraprendere, regola quelle avviate, promuove il bilancio critico su quelle condotte a termine. Assume una preminente funzione formativa, di accompagnamento dei processi di apprendimento e di stimolo al miglioramento continuo” (Nuove Indicazioni, novembre 2012).

La valutazione è un processo legato alla progettazione, non è un atto burocratico ma un modo di indicare una nuova possibile modalità di lavoro variando approcci e strategie. La valutazione nei suoi aspetti di valorizzazione, misurazione, apprendimento, autovalutazione e comunicazione è opera dell’azione educativa sinergica del Consiglio di classe e della collaborazione scuola-famiglia.

In quest’ottica l’Istituto Achille Ricci intende continuare a pensare e a confrontarsi sul sistema valutativo scolastico interno ed esterno.

La valutazione

Nella scuola primaria gli apprendimenti sono verificati con prove diverse, a seconda del tipo di disciplina, con obiettivi molto precisi e chiaramente presentati agli alunni. La prova è costruita tenendo presenti gli aspetti che si intendono verificare e gli standard di apprendimento. Questo permette la misurazione dei risultati più immediata e facilmente comunicabile.

Le verifiche vengono revisionate insieme agli alunni e inviate a casa per la visione da parte delle famiglie. Il risultato delle prove orali viene comunicato alle famiglie attraverso il diario scolastico. La scheda di valutazione viene consegnata individualmente durante un colloquio con l’insegnante prevalente sia alla fine del primo quadrimestre sia al termine dell’anno scolastico.

Criteri di valutazione degli apprendimenti degli alunni

La valutazione periodica-annuale è svolta dal Consiglio di Classe con la sola presenza dei docenti e della coordinatrice didattica. È espressa in decimi e illustrata con giudizio analitico sulla scheda di valutazione. Nella valutazione degli apprendimenti viene data rilevanza anche ad elementi quali: la partecipazione, la capacità di attenzione, l'interesse, l'impegno, la cura del lavoro, l'autonomia e i progressi di ogni singolo alunno.

Il Consiglio di Classe ha stabilito a partire dall'anno scolastico 2012-2013, un differente criterio di valutazione per le classi prime per il primo quadrimestre. Gli insegnanti scelgono una valutazione compresa tra il sette e il nove univoca per tutte le materie. Nella scelta del voto concorrono gli aspetti relazionali, di inserimento e scolarizzazione, che vengono poi descritti in modo analitico nel giudizio.

Criteri di valutazione del comportamento degli alunni

Nell’ambito dell’autonomia didattica il Consiglio di classe ha adottato la valutazione del comportamento in forma numerica, per la continuità e l’uniformità con la scuola secondaria di primo grado. La valutazione numerica relativa al comportamento è comunque sempre accompagnata dal giudizio analitico così come avviene per la valutazione degli apprendimenti.

La valutazione del comportamento riguarda i seguenti aspetti: il comportamento durante le lezioni e durante il momento mensa e post mensa, la cura del materiale scolastico e degli ambienti, l'interazione all'interno del gruppo dei pari, la relazione con l'adulto, la comprensione e la messa in atto delle regole condivise

Invalsi

Un capitolo a parte riguarda le prove Invalsi. E’ stata istituita anche una commissione che si occupa dell’analisi delle prove Invalsi, svolte dagli alunni delle classi seconde e quinte. Essa, in seguito ai risultati raggiunti, analizza nel dettaglio le prove, verificando quali tipi di risposte sono state date e quante domande sono state tralasciate. Questo lavoro ha diverse finalità:

  1. comprendere quale competenza è richiesta da ciascun quesito;
  2. comprendere le motivazioni che hanno portato gli alunni a fornire o non determinate risposte;
  3. comprendere la modalità di problem solving degli alunni, in modo da agire sul loro processo cognitivo;
  4. capire cosa modificare del percorso didattico-educativo per promuovere le competenze richieste dalle prove;
  5. confrontarsi nel consiglio di interclasse sull’impostazione didattica per utilizzare esercizi simili alle prove durante il percorso scolastico.

Al temine dell’analisi viene redatta una relazione e condivisa con il Consiglio di interclasse composto solo dai docenti (prevalenti e specialisti) e con il Consiglio di Istituto.